Quante volte ci si è trovati costretti, nella vita, a fare delle cose, che non volevamo fare ma che dovevamo fare?Nell’amicizia, nell’amore, nel lavoro, persino negli hobby..
Certamente vi sono degli eventi in cui il dovere diventa un fatto sociale ed al quale non si può opporre resistenza. Ma la peggiore costrizione deriva da se stessi!! Quando la persona si sente costretta ad obbedire non a fatti esterni ma a fatti interni che limitano, condizionano, influenzano con gravi ripercussioni sulla propria libertà interna ed esterna. La libertà di essere coincide con la verità, con la libertà di esprimersi, di mettersi in gioco, di credere nelle proprie capacità, di intraprendere cammini nuovi e sconosciuti, di esprimere il proprio pensiero come scambio e non come attacco, di tollerare la diversità altrui, di vivere e di poter essere!
L’intervento terapeutico parte da questa “libertà di essere del soggetto”, diventa la base per la cura di qualunque malessere o patologia.
“Dunque io sono perché mi sento
Tutto nasce dalla concezione di essere e di essere nel mondo.
Tutto origina dal senso di sé.
Dalla personale capacità di sentirsi.
Io sento perché io mi sento.” (L. Scoppola “L’esperienza di essere Sé”, Ed. Franco Angeli, 2005)
Dott.ssa Guagliardo
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