La psicoanalisi è luogo vitale di pensieri, emozioni, sentimenti; un viaggio di scoperta e di riconoscimento di Sé. Una strada percorsa da due persone, analista e paziente, insieme, alla ricerca di nuovi sentieri del proprio esistere e del proprio esserci. Così come il musicista, il paziente insieme all’analista, compone una melodia di suoni e di ritmi che è propria, così come il pittore, il paziente, dipinge, insieme all’analista, un quadro in cui poter esprimere i propri autentici colori.
La psicoanalisi è dunque arte, incontro, ascolto, dove il sintomo è solo un “urlo muto” che ha bisogno di essere ascoltato per capirne il profondo significato che lo caratterizza. Il sintomo è un modo di dire, di sentire, di capire la presenza di un sofferenza, di un disagio o di un disordine interno. Allora la psicoanalisi cerca di dare senso a questa sofferenza, cerca di dare ordine al disordine, riconoscendo la persona nella propria individualità.